È ancora polemica sull'acquisto, per due milioni di euro, dei locali della ex Sanstefar. I consiglieri del Pd sottolineano che con la stessa cifra si sarebbe potuta riqualificare l'ex casa di riposo di via Arapietra. "Ci spieghino il perché"
Continua a far discutere la delibera per l'acquisto, da parte del Comune, per due milioni di euro, dei locali della ex Sanstefar, in piazza Garibaldi, per trasferirvi il centro per l'impiego, che attualmente si trova in via Passolanciano. Il Pd, secondo cui l'ente aveva le risorse per salvare dal degrado altri immobili di proprietà, chiede alla giunta di chiarire perché si continui a lasciare nel degrado edifici di proprietà per acquistare “immobili da privati a caro prezzo”.Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa, cui hanno preso parte i consiglieri del gruppo Pd, Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Michela Di Stefano e Marco Presutti. Carte alla mano, gli esponenti dem hanno mostrato un documento ottenuto tramite un accesso agli atti."Il Comune aveva le risorse per abbattere, ricostruire e salvare dal degrado l'ex casa di riposo di via Arapietra e l'ex scuola di via Monte Siella - dicono - La prova è in un documento che dimostra come abbattere l'intera ex casa di riposo costi 253mila euro, non milioni di euro come ci vogliono far credere da anni. Riedificare, poi, un immobile del tutto simile a quello che il Comune ha acquistato da privati in piazza Garibaldi costerebbe un milione e mezzo di euro"."Quindi - osservano - il Comune aveva le risorse per salvare dal degrado l'ex casa di riposo di via Arapietra e l'ex scuola di via Monte Siella. Invece ha preferito comprare da un privato un immobile di circa 2 milioni di euro e mantenere nel degrado i propri immobili. A questo punto - concludono i consiglieri - è giusto che la giunta ci risponda sul perché continuano a scegliere di lasciare nel degrado questi immobili comunali per acquistare da privati immobili a caro prezzo".